Viterbo | ambiente e animali
Nella nota di seguito l'intervento di Leonardo De Angeli in risposta agli articoli pubblicati sulla stampa locale a firma di Alberto Frau, direttore Coldiretti Viterbo
Nella nota di seguito l'intervento di Leonardo De Angeli in risposta agli articoli pubblicati sulla stampa locale a firma di Alberto Frau, direttore Coldiretti Viterbo, il quale tra le altre cose sostiene che: "E se pensassimo che il problema lupo sia disconnesso ci sbaglieremmo, poiché questo animale, non trovando nei boschi ciò che la scala alimentare prevede per la sua alimentazione, a causa del passaggio devastante del cinghiale che non lascia nulla di appetibile, è costretto anch’esso a scendere dove non vorrebbe per trovare cibo nelle aziende zootecniche gestite dall’uomo". La risposta di De Angeli:
"Vorrà perdonarmi direttore, ma leggendo il suo articolo apparso stamani, 31 luglio, sulla stampa locale non ho potuto fare a meno di ritornare con la memoria a quando da ragazzo, dopo una notte di bagordi, arrivavo a casa inventando a mia madre scusanti generiche, del tipo: lunghissime code in tangenziale, incidenti apocalittici, guasti all'auto. Ma mi rendo conto ora di essere stato un volgare principiante; non mi sarebbe mai e poi mai saltato in testa di inventare paurosi “attacchi alieni” o guerre improvvise con la nostra nazione confinante Svizzera per giustificare i miei adolescenti ritardi.
Mi permetta pertanto di farle i miei più sentiti complimenti per la fantasmagorica connessione tra lupi - cinghiali e greggi. Mi creda, senza ombra di ilarità, un capolavoro.
A lato del mio giocoso inizio, mi preme specificarle signor Frau, che il lupo, animale che come lei ben certo saprà, predilige nettamente prede boschive a prede sottoposte a controllo dell'uomo e scende nei nostri pascoli solo ed esclusivamente per merito della sconsiderata e scellerata caccia operata a danno di ogni specie animale vivente autorizzata, sponsorizzata e fortemente alimentata sino all'eccesso, da Regioni e Province. I pasti preferiti dal lupo, quali cervi, daini, caprioli, lepri e volpi, oggi nei nostri boschi grazie alla politica, non esistono più.
Io, signor Frau, avrei preferito leggere il suo articolo quando sono stati autorizzati questi stermini criminalizzati, non oggi. E, soprattutto, le porgo ancora i miei più sentiti complimenti e ringraziamenti per l’intervento che mi ha strappato un sorriso in un lunedì caldissimo e purtroppo, per me, lavorativo".
Lunedì 31 luglio 2017