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Chiusa la prima edizione del Premio Città dei Papi, organizzato dal Caffè Letterario, che ha voluto assegnare un riconoscimento pubblico a coloro che hanno contribuito alla promozione del territorio
“La prima edizione del Premio Città dei Papi organizzata dal Caffè Letterario di Viterbo è terminata: un grazie di cuore a tutti i soci che hanno contribuito a rendere reale un sogno che sembrava impossibile”. Queste le parole di chiusura di Ettore Cristiani, presidente dell’associazione Caffè Letterario di Viterbo e patron della prima edizione del Premio Città dei Papi, terminata sabato 8 aprile nella prestigiosa sede della sala Alessandro IV di Palazzo dei Papi, a Viterbo. Una due giorni in cui, nella mattina del 7 aprile, si sono alternati incontri riservati agli studenti con temi di interesse giovanile, con l’associazione nazionale di Giornalismo Scolastico e Luca Zoncheddu, educatore professionale Asl Viterbo. Nel pomeriggio il giornalista Federico Usai ha presentato l’assegnazione delle Onorificenze di Merito a chi si è maggiormente distinto nell'ambito letterario, artistico, ambientale, turistico, fotografico, finanziario e culturale: Stefano Lecchini, Marta Tempra, Piero Mannuccia, Priscilla Murli, Rosanna Papalini, Carlo Panza, Michele Furci, Federica Marchetti, Luciano Dottarelli, Micaela Marziantonio, Luca Salvatelli, Armando Tortora, Loriana Lucciarini, Maria Grazia Fontana, Alessandro Maurizi e Mario Di Sorte, Giovanni Zanobi, Franco Giuliani, Dora Addea. L’allegria dei canti e dei balli della Compagnia delle Lavandaie, presentate dal professore prof. Rino Galli, sono stati un simpatico e “colorato” intermezzo del pomeriggio di venerdì.
Sabato mattina, 8 aprile, Mariella Zadro, Formatrice Irsae Lazio, ha tenuto un incontro sul tema “Metti il bullo… nella rete” mentre Lazzaro Pappagallo, segretario dell’Associazione Stampa Romana, ha parlato dell’informazione 2.0. Nel pomeriggio di sabato Sabrina Mechella, giornalista ambientale, ha moderato gli incontri tenuti da Vincenzo Ferrara, scienziato e climatologo dell’Enea, sul tema “Come cambia il clima e il gusto del cibo”, il “Laboratorio del gusto: cosa c’è nel piatto”: con Claudia Storcè, presidente Slow Food Viterbo e “Aspetti nutrizionali di una corretta alimentazione”, a cura della professoressa Annamaria Garzillo.
A chiusura della kermesse l’assegnazione dei cinque premi “Città dei Papi” a coloro che hanno contribuito alla promozione del territorio della Tuscia. Luigi Fabbri, vicario generale del vescovo, ha consegnato una statuetta raffigurante il gatto nero, simbolo del Caffè Letterario, a Francesco Bigiotti, sindaco di Bagnoregio: “Mi è stato consegnato il "Premio Città dei Papi" per l'eccellenza amministrativa. Pur consapevole della troppa generosità nei miei confronti, non posso che essere orgoglioso, a nome della mia città, di questo prestigioso riconoscimento” ha commentato il primo cittadino. È stata poi la volta dell’associazione “Le chicche della Tuscia”, premiata da Claudia Storcè e di Giovanni Zanobi, presidente di Harley Davidson Club di Viterbo, accompagnato da un nutrito gruppo di bikers che hanno riempito con le loro bellissime due ruote piazza san Lorenzo, premiato dallo scrittore Alessandro Maurizi.
L’assessore comunale Antonio Delli Iaconi ha assegnato la statuetta alla preside del Liceo artistico Orioli di Viterbo, Simonetta Pachella: «Ragazzi speciali che hanno lavorato con passione, supportati dal designer Luca Occhialini, per realizzare le sculture in polistirolo che avete visto in piazza San Lorenzo e qui nella sala, oltre alle statuette dei premi» ha sottolineato la preside. Andrea Baffo e Filippo Rossi, rispettivamente presidente e direttore artistico di Fondazione Caffeina Cultura, hanno chiuso la serata, ritirando il premio da Ettore Cristiani per il successo conseguito dalla manifestazione Caffeina Christmas Village: «Siamo grati del riconoscimento – hanno affermato i premiati – e, agganciandoci a quanto detto dal sindaco Bigiotti, siamo convinti che ci vuole impegno per dare vita e slancio alle città. Perché la bellezza da sola non basta, ci vuole passione, bisogna rischiare e avere anche un poco di follia quanto basta per credere in un sogno».
Lunedì 10 aprile 2017