Viterbo | la segnalazione
Difficile, se non impossibile, vedere dall’interno dell’auto il cartello elettronico piazzato all’inizio della strada dopo una curva, completamente oscurato dal lampione acceso posto davanti
di Sabrina Mechella
Varco elettronico di via Chigi, chi lo ha visto? Di sicuro non gli automobilisti che, ad esempio, ieri pomeriggio alle 17,30, orario interdetto al traffico per i non residenti del centro storico di Viterbo, sfrecciavano per la via tranquilli e sicuri. Difficile, se non impossibile, vedere dall’interno dell’auto il cartello elettronico posto all’inizio della strada dopo una curva, completamente oscurato dal lampione acceso posto davanti. Un problema che è già stato sollevato più volte dai cittadini e fatto presente anche dai vigili urbani stessi all’amministrazione, la quale ha ribattuto che è stato necessario porre il varco elettronico così in alto perché altre volte è stato oggetto di atti di vandalismo. La nuova Zona a traffico limitato del centro storico di Viterbo è stato avviata lo scorso 18 gennaio e prevede l’interdizione con mezzi a motore ai non residenti tramite check-point allestiti a piazza del Plebiscito (inizio di via San Lorenzo), a via Sant’Antonio (inizio via Chigi) e al ponte di Paradosso (limite di confine tra il quartiere di Pianoscarano e quello di San Pellegrino). Peccato che non sia stato preso in considerazione il fatto che cartello e lampione del varco di via Chigi si trovino praticamente alla stessa altezza e che dalla prospettiva di un guidatore la visione del varco, col lampione acceso, è impossibile: la foto parla chiaro. Delle due dunque una: o il varco elettronico non funziona, quindi gli automobilisti non residenti passano tranquilli vanificando dunque lo sforzo di rendere il centro storico un luogo a misura di pedone, oppure le multe agli ignari cittadini e forestieri arriveranno, e la conseguenza sarà una valanga di ricorsi. Porre rimedio a una cosa così semplice è chiedere troppo all’amministrazione comunale?
Venerdì 27 gennaio 2017