Viterbo | emergenza animali
“Alcuni volontari presenti giornalmente presso la struttura hanno constatato che, nonostante i ripetuti solleciti di messa in sicurezza, non è stato preso alcun provvedimento”
Cuccioli ammalati e poi morti a causa di gastroenterite virale e parvovirosi all’interno della struttura Sanitaria gestita dalla Liasa, nel canile Fontana di Viterbo. È quanto denunciano le associazioni animaliste del territorio Animali Amici Viterbo, Incrociamo le zampe Onlus, La casa di Berta Onlus, Mi Fido di Fido Onlus, Musi Sereni, Oipa che, l’8 giugno e ancora il 25 agosto di quest’anno, hanno inviato una lettera al direttore generale Asl Viterbo, Daniela Donetti, ai dirigenti asl Giovanni Chiatti e Giancarlo Nicolai e, per conoscenza, al ministero della Salute e alla Regione Lazio. Nel testo si fa riferimento ai decessi di cani, specie di cuccioli, avvenuti nel sanitario gestito dalla società Liasa a causa di gastroenterite virale e si chiedono immediati provvedimenti. Allo stato attuale le associazioni non hanno ricevuto alcuna risposta e continuano a registrare i decessi degli animali "a causa" affermano "delle condizioni igienico sanitarie della struttura che ospita gli animali vaganti recuperati sul territorio". Di seguito il testo integrale della lettera.
A seguito della nostra lettera del 08/06/2016 ricevuta presso i vostri uffici con prot.n.43291, in cui si evidenziava, nel periodo indicato, l’elevata percentuale di casi di gastroenterite virale e parvovirosi con conseguente decesso di diversi cuccioli all’interno della struttura Sanitaria gestita dalla Liasa, nel canile Fontana, si fa presente quanto segue:
- alcuni volontari presenti giornalmente presso la struttura, in data 19/08/2016 hanno constatato che, nonostante i ripetuti solleciti di messa in sicurezza, non è stato preso alcun provvedimento, ma anzi, vi sono stati ulteriori ingressi nella struttura di cuccioli e cani adulti;
- si ricorda che molte delle associazioni firmatarie della presente lettera, hanno stipulato con voi protocolli di intesa finalizzati ad una più proficua collaborazione per una migliore tutela degli animali recuperati sul territorio e ricoverati presso i canili convenzionati con i comuni della Provincia di Viterbo e pertanto avvertiamo il dovere, in rispetto alle finalità dell’operare delle associazioni animaliste, di chiedere chiarimenti e notizie in merito alla gestione della struttura sanitaria citata;
- chiediamo innanzi tutto per quale motivo di fronte a casi conclamati di gastroenterite virale e parvovirosi, la struttura non sia stata svuotata e messa in sicurezza seguendo la normativa di riferimento ma continuando, al contrario, a ricevere cuccioli e cani adulti, accrescendo il pericolo di vita dei cani custoditi con possibile trasmissione dei virus anche presso i canili di destinazione, terminato il periodo di osservazione presso la struttura sanitaria, con gravissimo pericolo di epidemie;
- chiediamo inoltre, in base a quali requisiti è stata concessa l’autorizzazione alla struttura sanitaria citata che dai fatti descritti e riscontrati, a nostro avviso, non rispettare alcuna delle prescrizioni di legge richieste per una struttura sanitaria adeguata.
Si richiedono inoltre, le modalità di autorizzazione concesse per la gestione di detta struttura alla società cooperativa che tutt’ora conduce le attività di accalappiamento di cani non solo nella provincia di Viterbo ma anche in altre province della regione.
Si comunica inoltre che sulla morte di alcuni cuccioli presso la citata struttura è stato riferito ad alcuni volontari quanto segue:
- in data 12/08/2016 e 13/08/2016 alcuni cuccioli accalappiati e ricoverati presso la struttura citata non stavano bene, e dai primi sintomi probabilmente potevano essere affetti dalla gastroenterite. A tal proposito si è provveduto a contattare, come di prassi, il dirigente Sanitario Asl pro tempore in servizio, dal responsabile del canile Fontana chiedendo un ricovero urgente per i cuccioli malati, che però non ha avuto seguito, ritenuto dal direttore sanitario Asl pro tempore non opportuno e di aspettare ancora.
- solo il martedì 16 agosto u.s., quando l’operatore sanitario ha constatato l’avvenuto decesso di almeno 3 dei cuccioli presenti in struttura, il direttore sanitario Asl pro tempore, dopo numerosi solleciti telefonici, ha finalmente autorizzato il ricovero dei 4 cuccioli rimasti ancora vivi di cui tre sono deceduti poco dopo il ricovero, mentre l’unico ancora in vita e tuttora ricoverato presso l’ambulatorio veterinario convenzionato Asl di Civita Castellana.
A fronte delle circostanze riscontrate, le associazione operanti sul territorio chiedono maggiore attenzione ed un rigoroso ed attento monitoraggio delle situazioni sanitarie presenti nelle strutture autorizzate del territorio della provincia di Viterbo ed in particolare alla sterilizzazione sistematica, al fine di evitare, come ci è stato segnalato, episodi di accoppiamenti e conseguenti riproduzioni.
Tuttavia non possiamo dimenticare i risultati raggiunti grazie ad una fattiva e proficua e collaborazione con la Asl veterinaria ed in particolare con tutti i referenti delle strutture sanitarie che ci hanno permesso di far adottare molti dei cani presenti nelle strutture sul territorio.
Riteniamo infatti, nello spirito di lealtà e collaborazione che quanto sopra segnalato sia un importante strumento per la tutela dei nostri amici animali anche quando le associazioni, come in questo caso, vengono ad evidenziare e fare emergere delle criticità o delle inadempienze, al solo fine di evitare il ripetersi degli episodi sopra descritti.
In difetto di quanto sopra richiesto saremo costretti e pronti comunque a segnalare agli organi superiori preposti, senza escludere nessuno, eventuali negligenze.
In attesa di un Vostro cortese riscontro, cordialmente,
Animali Amici Viterbo, Incrociamo le zampe Onlus, La casa di Berta Onlus, Mi Fido di Fido Onlus, Musi Sereni, Oipa
Venerdì 7 ottobre 2016