Montalto di Castro | ieri l'apertura di una nuova area
Domani si riparte con gli scavi intorno alla Tomba dello Scarabeo; il primo maggio apertura del ponte della Badia danneggiato dall’alluvione del 2012; a metà giugno inaugurazione del nuovo museo etrusco al castello
di Gianni Tassi
La Sfinge, scultura con testa di donna, corpo di leone, coda di serpente e ali d’aquila risalente al VI secolo Ac |
Parco di Vulci, ieri l’apertura al pubblico di una nuova area archeologica; domani si riparte con gli scavi intorno alla Tomba dello Scarabeo; il primo maggio apertura del ponte della Badia danneggiato dall’alluvione del 2012; a metà giugno inaugurazione del nuovo museo etrusco al castello.
Una primavera ricca di appuntamenti questa appena iniziata a Montalto di Castro e Canino che ieri ha visto il suo avvio con l’inaugurazione della necropoli dell’Osteria. Alla presenza di un folto pubblico di appassionati, studiosi e amministratori, i sindaci Sergio Caci (Montalto) e Mauro Pucci (Canino) hanno virtualmente tagliato il nastro salutando una stagione che si prevede ricca di novità. Sono stati proprio i due primi cittadini a sottolineare l’impegno delle amministrazioni comunali verso quello che viene considerato un fattore importantissimo per lo sviluppo dell’economia locale.
“Ogni anno – ha sottolineato Caci – Montalto investe un milione di euro per Vulci e il suo parco, lo riteniamo un volano importante per la cultura e il turismo di questo territorio”. A dar man forte alle amministrazioni comunali c’erano anche Alfonsina Russo, soprintendente archeologica per il Lazio e l’Etruria Meridionale, e Miriam Cipriani, direttrice per la Cultura, le Politiche giovanili e lo Sport della Regione Lazio.
In tanti hanno potuto visitare per la prima volta la tomba dei Soffitti intagliati (VII sec Ac), quella delle Mani d’argento (VIII-VII sec Ac) ancora in gran parte da riportare alla luce e in particolar modo la tomba della Sfinge dove nel novembre del 2011 venne riportata alla luce una scultura con testa di donna, corpo di leone, coda di serpente e ali d’aquila risalente al VI secolo Ac.
E da domani, sotto la direzione del direttore scientifico del Parco, Carlo Casi, riprendono gli scavi a ridosso della tomba dello Scarabeo, in località poggio Mengarelli, una sepoltura risalente alla fine del IX secolo A.c., dalla quale sono emersi una rara tourque, sorta di girocollo in ambra e uno splendido scarabeo di produzione egizia, incastonato in argento con foglia d’oro. Una tomba che si ritiene appartenga ad una giovane principessa e intorno alla quale si presume siano nascoste altre tombe importanti ricche di sorprese archeologiche.
Quindi il primo maggio la riapertura del ponte della Badia, proprio sotto al castello di Vulci, e a metà giugno, salvo inconvenienti, tocca al museo.
Sabato 16 aprile 2016