Viterbo | Il 7 aprile alle 18,30

Trivelle sì, trivelle no: i motivi del referendum

Incontro al Caffè Letterario di Viterbo

Appuntamento moderato dal giornalista Gianni Tassi, con il professor Giuseppe Nascetti, ordinario di Ecologia e Biologia Marina all’Università della Tuscia e Umberto Cinalli, Educatore ambientale - Legambiente

Giuseppe Nascetti con uno studente della facoltà di Ecologia e Biologia Marina all’Università della Tuscia
Giuseppe Nascetti con uno studente della facoltà di Ecologia e Biologia Marina all’Università della Tuscia

Il 17 aprile si vota. Il referendum, promosso da nove regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto), chiede di cancellare la norma che consente alle società petrolifere di estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo. Di tale iniziativa se ne parlerà il 7 aprile al Caffè Letterario di Viterbo alle 18,30. “Trivelle sì, trivelle no. Ecco i motivi del referendum e perché è importante andare a votare”: questo il titolo dell’incontro moderato dal giornalista Gianni Tassi, fiduciario per la provincia di Viterbo dell’Associazione Stampa Romana, a cui prenderanno parte il professor Giuseppe Nascetti, ordinario di Ecologia e Biologia Marina all’Università della Tuscia, e Umberto Cinalli, Educatore ambientale - Legambiente.

Umberto Cinalli, Legambiente
Umberto Cinalli, Legambiente

L’incontro è promosso dal Comitato “Viterbo vota Sì per fermare le trivelle”, che sta mettendo in atto molte iniziative a scopo divulgativo e di informazione.

Sarà l’occasione, considerando anche la scarsità d’informazioni da parte dei media nazionali su un argomento così importante, di conoscere il quesito referendario e di mettere a confronto favorevoli e contrari. C’è chi teme ripercussioni negative sull’occupazione e chi, invece, guarda soprattutto al rischio dei danni ambientali.

«La rivoluzione energetica, che significa più rinnovabili e più generazione distribuita, è già iniziata in tutto il mondo – affermano gli ambientalisti -. In Italia abbiamo due possibilità: rimanere spettatori o essere protagonisti del cambiamento. La posta in gioco è il nostro futuro”. E aggiungono: “Se vogliamo fermare il cambiamento climatico non abbiamo scelta. Continuando a privilegiare la produzione di energia da fonti fossili non riusciremo a contenere l’aumento della temperatura globale media entro i 2°C, così come si è deciso nella recente Conferenza sul Clima di Parigi”.

L’appuntamento è per il 7 aprile alle 18,30 al Caffè Letterario in via Garbini 59, a Viterbo.

Martedì 29 marzo 2016