Viterbo | una scelta di civiltà
Ogni post Capodanno si contano gli incidenti causati dagli scoppi di petardi e fuochi di artificio. Anche i nostri amici animali vivono momenti di terrore a causa delle violente esplosioni
Tanti anni fa, con l'arrivo del nuovo anno, si gettavano gli oggetti vecchi dalla finestra, in segno di rinnovamento, di cambiamento. Ha poi preso il sopravvento la polvere da sparo che, ancora oggi, permane nella cultura di molti, acquistando i cosiddetti "botti di Capodanno". Il 31 dicembre poco prima della mezzanotte inizia lo show, che vede grandi e piccoli accendere ogni tipo di fuoco, anche illegale, ma che purtroppo causa incidenti anche mortali. Una tradizione che però mette a rischio anche i nostri animali da compagnia. Per cani e gatti è un vero e proprio momento di terrore che a volte porta loro anche la morte.
C'è da dire che negli ultimi anni questa anacronistica “cultura” sta pian piano scomparendo grazie alle campagne di sensibilizzazione delle associazioni animaliste e di sindaci sensibili al problema. Anche sui social, negli ultimi tempi, si stanno moltiplicando le petizioni #noaibotti che stanno raccogliendo molte adesioni. Sono sempre di più in Italia, infatti, i primi cittadini che hanno emesso ordinanze che ne vietano l’uso, tra cui anche Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo. Reteluna ed EtruriaOggi sostengono le iniziative di sensibilizzazione a non usare i botti di Capodanno ma a usare semplicemente le lanterne thailandesi, segno di una responsabilità civile e di augurio per il nuovo anno. Perché è giusto festeggiare l’anno che viene, ma è bello farlo senza causare dolore agli altri esseri viventi.
Mercoledì 30 dicembre 2015