Corchiano | buone pratiche
Una promozione in scala nazionale per il piccolo centro della Tuscia governato da Bengasi Battisti che non sorprende comunque chi conosce il primo cittadino
di Sabrina Mechella
“Il rispetto per l’ambiente a Corchiano in provincia di Viterbo è diventato lo stemma di un comune capace di sintetizzare su una piazza tutta la sua impronta ecologica”. Così il Tg di Raiuno ieri sera, nel sevizio “Corchiano comune virtuoso”. Una promozione in scala nazionale per il piccolo centro della Tuscia governato da Bengasi Battisti che non sorprende comunque chi conosce il primo cittadino. Battisti, sindaco di Corchiano, è tra gli otto candidati del premio “Luisa Minazzi-Ambientalista dell’anno 2014”, promosso da Legambiente e dal mensile La Nuova Ecologia, che vedrà l’eletto premiato il prossimo dicembre.
Il medico chirurgo viterbese è da sempre ambientalista convinto e ha promosso nel suo Comune diverse buone pratiche come la trasformazione dell’olio di frittura in carburante per lo scuolabus. Battisti, nel 2010, ha vinto anche il prestigioso premio Comuni a 5 Stelle, promosso dall’associazione Comuni Virtuosi e in passato è stato insignito del riconoscimento nazionale dedicato alla memoria di Mimmo Beneventano (medico, giornalista e amministratore locale ucciso in un agguato di camorra il 7 novembre del 1980 a Ottaviano in provincia di Napoli) per il suo impegno nella promozione dei valori della legalità, nella difesa del territorio e dei beni comuni, in particolare per il suo costante lavoro nella tutela e nella valorizzazione dell’ambiente.
Il servizio del Tg1 è una lunga sequenza di buone pratiche messe in atto a Corchiano: “In pochi metri ci sono il distributore dell’acqua pubblica, quello di latte fresco, il raccoglitore di oli da cucina – elenca la giornalista felicita Pistilli -. Il via vai di cittadini è continuo e si traduce in numeri importanti: prendere l’acqua qui, per esempio, significa risparmiare 50 mila bottiglie di plastica ogni mese. Tra i vicoli in pietra non si vede nemmeno un cassonetto: la raccolta differenziata è porta a porta e supera l’80 per cento. In questo locale ribattezzato “La bottega delle buone pratiche” i cittadini si confrontano periodicamente con l’amministrazione per discutere nuove iniziative. Tra le più recenti la lotta al gioco d’azzardo che premia i locali che rifiutano le slot con uno sconto, per gli esercenti che aderiscono, del 50 per cento sulla tassa dei rifiuti. Stesso sconto per i negozi che aderisco al progetto “Last minute”, quelli che a fine giornata donano i generi alimentari prossimi alla scadenza alle famiglie in difficoltà economiche”.
La politica del’amministrazione? Niente punizioni, piuttosto premi ai virtuosi: “L’incentivo come forma di educazione – conclude il servizio -: l’ultima novità è il compattatore per plastica e lattine che funziona con una tessera nominale dove vengono caricati 5 centesimi per ogni pezzo inserito nel riciclo”.
Viene da chiedersi come mai a pochi chilometri da Viterbo si riescano ad applicare con successo politiche sostenibili che fanno felici i cittadini a costo zero mentre nel capoluogo, nonostante la buona volontà dell’assessore all’Ambiente Andrea Vannini che qualche miglioria è riuscito ad apportare, si è ancora lontani da un traguardo tutto sommato accessibile. Basterebbe, da parte dell’amministrazione Michelini, un poco di lungimiranza, applicando la formula “premio ai virtuosi” piuttosto che ipotetiche sanzioni a chi trasgredisce, spesso inapplicate per mancanza di controlli e di personale addetto. Perché, si sa, il portafoglio più pieno è una lingua che comprendono tutti. E a guadagnarci sarebbero le tasche e l'ambiente.
Mercoledì 23 settembre 2015