Viterbo | l'audio delle dichiarazioni
Seicento famiglie di ponte di Cetti, parte di Strada Filante, Case Rosse ed altre che hanno pagato la raccolta differenziata per il 2014 ma non ne hanno mai usufruito aspettano risposte
di Francesco Ratano
Non è una storia nuova, non lo è per i lettori di questo giornale, per la giunta comunale e meno che mai per le circa seicento famiglie della Zona C (ponte di Cetti, parte di Strada Filante, Case Rosse ed altre) che a ottobre 2014 hanno ricevuto i mastelli per la raccolta differenziata ma che non hanno mai usufruito di tale servizio, trovandosi però a pagare le tasse per tutto l'intero anno passato come se lo avessero fatto.
Ad alcuni di questi utenti, dopo specifica richiesta effettuata all'ufficio Tarsu del Comune di Viterbo, il rimborso è arrivato tramite bonifico sul conto corrente. Ad altri la richiesta è stata accettata ed è stato detto di non pagare ulteriori rate rimanenti, ma ancora i soldi non si sono visti. Alcuni cittadini, sempre residenti nelle stesse zone di quelli già rimborsati, è stata respinta la richiesta di rimborso: "Avete già i bidoni per la raccolta indifferenziata, quando passiamo col camion è comunque un servizio" si sono sentiti rispondere dall'ufficio preposto.
Questa disfunzione nella raccolta dei rifiuti è forse dal legare alle inefficienze emerse con l’inchiesta “Vento di Maestrale”, tuttavia tale malfunzionamento della macchina degli appalti ha avuto le sue conseguenze sui cittadini della zona interessata, costretti a pagare il 100% del servizio di raccolta ricevendo in cambio solo quello dell’indifferenziata, che avrebbe richiesto solo il 30% dell’importo trovato in bolletta.
Sabato scorso in conferenza stampa Reteluna ha chiesto alla giunta di prendere una posizione a riguardo, di dichiarare la propria disponibilità a effettuare i rimborsi dovuti. Si sono alternati l’assessore Andrea Vannini, il sindaco, Leonardo Michelini e la vicesindaco Luisa Ciambella, descrivendo in lunghi interventi quello che è stato l’iter del contratto e dichiarando che il mancato adeguamento del piano tariffario non sia da imputare a loro. In particolare Luisa Ciambella ha chiarito che "Con la società (Viterbo Ambiente ndr) c' è sempre stata incomunicabilità e anche le richieste dei cittadini sono sempre state disattese. Questo è stato uno dei settori più critici dall'inizio, è innegabile". (clicca qui per audio intero)
Da parte della giunta è tuttavia arrivata la dichiarazione che la faccenda non è stata messa “sotto il tappeto” e che si provvederà ad effettuare i rimborsi valutando caso per caso gli aventi diritto.
Un’ultima specifica è riguardo alla natura del rimborso che probabilmente avverrà tramite decurtazione dell’importo alle prossime bollette.
Domenica 7 giugno 2015