Viterbo | la nota del direttivo comunale
«Si è chiesto, signor sindaco, cosa comporterà la cessazione dei 160 rapporti di lavoro e dove saranno trasferiti i pazienti della struttura?»
Chiusura della struttura sanitaria Villa Buon Respiro a Viterbo, la nota del direttivo comunale di FondAzione.
Non è proponimento di FondAzione guastare la festa al sindaco e agli altri membri della Giunta Comunale che intendono recarsi ad Expo per partecipare alla presentazione ufficiale di “Fiore del Cielo” nei padiglioni fieristici di Milano, però quanto sta accadendo a diverse strutture sanitarie della città, merita sicuramente un forte richiamo alle istituzioni e allo stesso sindaco che, in quanto prima autorità sanitaria locale, ha il dovere di rispondere con urgenza ad alcune allarmanti questioni che stanno creando una crisi senza precedenti in settori sanitari altamente specializzati ed unici nel loro genere.
Stiamo parlando dell’annunciata chiusura di Villa Buon Respiro, la famosa struttura riabilitativa di strada Filante, a causa delle decisioni assunte dalla Asl di Viterbo e dalla Regione, che, nonostante le numerose sollecitazioni delle organizzazioni sindacali e delle famiglie dei pazienti che da sempre chiedono di affrontare i gravi problemi insorti, hanno assunto atteggiamenti a dir poco superficiali, con evidente disinteresse per la salute di 230 pazienti e il futuro di 160 lavoratori, così come, nei giorni scorsi, dichiarato dai responsabili dello stesso Istituto.
Signor sindaco, si è posto la domanda di cosa accadrà se la Asl e la Regione Lazio - per la cessazione delle attività assistenziali, assicurate storicamente da Villa Buon Respiro - saranno chiamate alla più che problematica “presa in carico” di tutti i pazienti attualmente ricoverati e da trasferire non si sa bene dove, con presumibili forti disagi per gli stessi e le loro famiglie? Si è chiesto, signor sindaco, cosa comporterà la cessazione dei 160 rapporti di lavoro in essere con le gravissime conseguenze sul piano occupazionale, di per se già drammaticamente compromesso nel territorio viterbese?
L’assenza totale di un intervento politico del Consiglio Comunale e della sua Giunta su un problema così grave e rilevante che cade in un contesto sanitario alquanto critico e fuori controllo, mette in forte dubbio la validità e l’attendibilità del documento del Partito democratico di Viterbo che, per l’amministrazione Michelini, auspicava la ripartenza di intenti, di spirito politico, di obiettivi e di quell’entusiasmo gestionale capace di inaugurare una stagione di svolta e di profondo cambiamento per una città che, invece, continua ad agonizzare per la poltroneria della Politica Locale, ancora oggi coinvolta in sterili giochi di potere e lotte interne.
Signor sindaco, quando Lei e i suoi collaboratori tornerete da Expo, oltre a farci sapere quanti luci hanno illuminato la Macchina di Santa Rosa, fateci anche sapere cosa intendete intraprendere per un altro eccellente “pezzo di Sanità” che sta andando in malora per la noncuranza di coloro che dovrebbero tutelare un diritto costituzionalmente garantito.
Giovedì 21 maggio 2015