Viterbo | schianto alle 4 di mattina
Una Mini con a bordo tre giovani di 23 anni e una ragazza di 25, tutti di Fabrica di Roma, si è schiantata contro l’albero che si trovava proprio dove la strada incrocia via della Mazzetta
di Sabrina Mechella
Incidente in via S. Maria in Gradi, un ragazzo morto e altri tre feriti gravemente. È il drammatico bilancio dello schianto avvenuto stamani alle 4, nell’incrocio tra S. Maria in Gradi e via della Mazzetta. Una Mini con a bordo tre ragazzi di 23 anni e una ragazza di 25, tutti di Fabrica di Roma, si è schiantata contro l’albero che si trovava proprio dove le due strade si incrociano. I giovani stavano tornando a casa e percorrevano la strada in salita. A detta degli amici che stavano in un’altra auto davanti a loro, i giovani in Mini li hanno superati a forte velocità e sono andati a sbattere contro l’albero, un grande tiglio, tranciandolo in due.
La Mini dopo l’impatto si è fermata 20 metri dopo, sulla stessa strada. Il ragazzo accanto al conducente, Roberto Panichelli, è morto sul colpo, il guidatore e i due giovani sul sedile posteriore sono rimasti gravemente feriti. Sul posto sono intervenuti subito due ambulanze del 118, una squadra di vigili del fuoco, due pattuglie dei carabinieri, una volante della polizia e, stamani alle 7, anche i vigili urbani. Ai vigili del fuoco l’ingrato compito di estrarre dalle lamiere il ragazzo ucciso e poi i due amici incastrati nel sedile dietro. La ragazza, in particolare, è quella apparsa più grave e non dava segni di vita fino al momento in cui è stata messa sulla barella. Per il giovane accanto al guidatore è stata tentata la rianimazione col defibrillatore, ma dopo molti tentativi ne è stato dichiarato il decesso.
L’unico dei tre feriti che è sembrato meno grave è stato il guidatore, che sarà sottoposto, come prevede la legge, ai test alcolici e tossicologici. In seguito, dopo aver liberato i giovani feriti che sono stati portati subito a Belcolle in codice rosso, i vigili del fuoco hanno poi provveduto a tagliare la pianta pericolante. Il parroco della Mazzetta, che si trovava sul posto di prima mattina per via di una gita organizzata dalla parrocchia, ha dato l’estrema unzione al corpo del ragazzo disteso a terra. Un incidente causato senz’altro dalla forte velocità, anche se c’è da rilevare che quell’albero non era segnalato da alcun catarifrangente, né protetto da una barriera tipo new jersey. Un ostacolo che, per chi non conosce la strada e in presenza di una scarsa illuminazione, è risultato fatale.
Venerdì 1 maggio 2015