Bomarzo | la tragedia di sabato scorso

Cavallo morto nel Palio di Bomarzo

la protesta di associazioni e cittadini

Quella che il presidente della Proloco Claudio Giacomi definisce in una nota una tragica fatalità, per gli altri, Lav in testa, “è una stupidissima manifestazione”

di Sabrina Mechella

Il palio di Bomarzo
Il palio di Bomarzo

Cavallo morto nel Palio di Sant’Anselmo a Bomarzo sabato 25 aprile scorso, le associazioni animaliste insorgono. Il presidente della Proloco Claudio Giacomi definisce in una nota una tragica fatalità: “L’incidente di sabato è da attribuire ad una tragica fatalità, disgrazia da attribuire all’azzardata manovra dovuta all’inesperienza del giovane fantino, che, stringendo la curva, ha ostacolato la corsa degli altri cavalli che sopraggiungevano a ritmo sostenuto”. Per altri, Lav in testa, “è una stupidissima manifestazione”.

La stessa Lega italiana antivivisezione si è fatta promotore di una pagina Facebook in cui chiede di inviare al sindaco di Bomarzo, al presidente proloco e alle testate locali viterbesi delle mail in cui esprimere il proprio pensiero rispetto alle giostre equestri. Eccone alcune:

“Scrivo per comunicarvi la mia indignazione, la mia rabbia e il mio dolore per gli eventi legati al Palio di Bomarzo. Ogni anno questo tipo di manifestazioni produce un unico risultato: la morte e il ferimento dei cavalli che sicuramente non hanno chiesto di essere asserviti all'uomo, domati, costretti, in balia di innaturali sofferenze. Serve a qualcosa ripetere il Palio ogni anno? A nulla, non necessariamente le tradizioni hanno un valore e debbono essere conservate. Io credo che ogni “tradizione” legata alla violenza, alla costrizione e anche alla morte deve cadere nell'oblio totale. C'è già tanta violenza in giro che non abbiamo bisogno di dosi extra. Non abbiamo bisogno di essere educati alla violenza sugli animali poiché questo porta inevitabilmente anche alla violenza sugli uomini. Fermate questo Palio per sempre. Recuperate il rispetto per tutti gli esseri viventi, per i cavalli e gli spettatori, per i bambini che vengono portati a vedere scene di inciviltà. Mariacristina Giaroli”.

“Una vita che per noi, umani dotati di sensibilità, è preziosa come qualsiasi altra vita. Basta con queste manifestazioni che di culturale non hanno proprio nulla ma che invece rappresentano l'indifferenza umana verso la sofferenza animale. Rita Chesi”.

“Basta con queste manifestazioni che di culturale non hanno proprio nulla ma che invece rappresentano l'indifferenza umana verso la sofferenza animale. Irma Agostini”.

"Un altro cavallo morto! Sabato sera al palio di Sant’Anselmo di Bomarzo (Vt) è successo nuovamente grazie ad una sciocca manifestazione: un cavallo è morto. Sono disgustata che ancora si spaccino queste manifestazioni di sfruttamento nei confronti di esseri senzienti, per "divertimento". Venivo spesso a Viterbo per vacanza, ma da quest'anno vi boicotterò coinvolgendo anche amici e parenti che se ne guarderanno bene dal venire a trascorrere vacanze tra persone "troglodite". Un caro saluto animalista e antispecista. Giovanna Corradin, Bologna”.

“Sono venuta a conoscenza del fatto che è morto un altro cavallo, l’ennesima vittima del "divertimento umano" Sabato sera al palio di Sant’Anselmo di Bomarzo (Vt). Non si tratta di un “incidente” o di una “fatalità”ma dello schifo perpetrato ai danni di animali sfruttati! Pali, gare e tutte le altre manifestazioni che hanno per oggetto lo sfruttamento animale e lo spingerli a competere, in condizioni dove il rischio per la loro vita è altissimo, non è che una barbarie, non ha niente a che vedere con la "cultura" è uno schifo e basta da paese sottosviluppato! Chiedo a nome di tutti gli indifesi sfruttati e maltrattati che una cosa del genere non si verifichi mai più, Bomarzo trovi un'alternativa incruenta e soprattutto rispettosa degli animali, per divertirsi! Daniela Cecchi - Consigliere L.i.d.a.Firenze Onlus www.lidafirenze.it Lega Italiana dei Diritti dell'Animale”.

“Protesto vivamente per la morte di un cavallo e il ferimento di un altro, avvenuti lo scorso sabato sera al palio di Sant’Anselmo di Bomarzo (Vt). Non si tratta di fatalità, si tratta di eventi prevedibilissimi in manifestazioni pericolose e lesive per l'incolumità di esseri intelligenti, capaci di emozioni, affetti, sofferenze, quali i cavalli. Protesto, unitamente ad associazioni e singoli cittadini, e chiedo la sospensione di tali manifestazioni. In fede dott.ssa Roberta Luberti - medico chirurgo psicoterapeuta. Rignano sull'Arno (Firenze)”.

Queste solo alcune delle tante lettere di protesta pervenute in redazione, che pongono l’accento sul cattivo marketing territoriale a livello nazionale conseguente da una simile notizia. Molti parlano di boicottare Viterbo e la provincia. Dopo la morte della cavalla Tiffany a Ronciglione questo è un altro boomerang che rischia di cadere sulle teste degli amministratori che si sforzano di incrementare il turismo nel territorio provinciale.

Lunedì 27 aprile 2015