Viterbo | la presentazione ufficiale
“Viterbo, terra del dialogo, cammino della bellezza” è il progetto con il quale Viterbo propone di presentarsi al panorama internazionale. Un programma che va dalla rivalutazione del centro storico, alla digitalizzazione, alla promozione turistica
di Francesco Ratano
«Prendere al volo le occasioni». Queste le parole di Filippo Rossi, capogruppo comunale di Viva Viterbo ed ex presidente del Consiglio, nel ribadire con orgoglio la scelta fatta dal consiglio comunale di partecipare al bando per la capitale della cultura per il 2016 e 2017. Una sfida complessa e un progetto con numerose opere, migliorie ed eventi che andrebbero a cambiare la città in tutti i suoi aspetti, da quello urbanistico a quello culturale. “Viterbo, terra del dialogo, cammino della bellezza” è il titolo del progetto con il quale Viterbo propone di presentarsi al panorama internazionale.
Fulcro principale del programma è la cultura del territorio, riferimento principale degli eventi e anche della politica di sviluppo che presenta progetti molto ambiziosi, come quello di far rivivere il quartiere San Pellegrino. Il programma si inserisce in una pianificazione territoriale già orientata alla valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici del territorio, quindi verranno creati punti turistici, nuovi mezzi di mobilità cittadina in collaborazione con Enel e percorsi organizzati attraverso gli itinerari archeologici etruschi e romani della zona.
Un’altra serie di progetti ha come punto di riferimento quello che durante la presentazione è stato presentato come il “simbolo di Viterbo nel mondo”: la Macchina di Santa Rosa. Oltre ad un trasporto speciale per l’occasione verrà infatti aperto un nuovo museo con opere di Michelangelo, Raffaello e Tiziano e verranno poste raffigurazioni della macchina nei luoghi chiave di Viterbo.
Un elemento importante con cui la città si vuole impegnare in questo progetto è l’utilizzo di una comunicazione strutturata in termini di ambiente tecnologico 3.0, ciò significa che oltre ad un sito internet dedicato interamente all’evento, ci sarà un impiego massiccio della tecnologia negli eventi, come per esempio nel museo di Santa Rosa, col fine di far interagire maggiormente con la città sia il semplice turista curioso che quello interessato agli aspetti scientifico-culturali.
Uno dei principali fini della candidatura è quello di promuovere l’industria locale, soprattutto incentivare le piccole imprese, le industrie culturali e creative. A tal proposito il sindaco Leonardo Michelini ha parlato di un autentico “secondo Rinascimento” per la città di Viterbo.
Il progetto dal punto di vista economico, è reso possibile sia da una fitta rete di collaborazioni tra associazioni ed enti (Università della Tuscia, Università la Sapienza, Bic Lazio ed altri) con investimenti privati che però non sono stati ancora conteggiati. Il coordinatore del Comitato scientifico per la candidatura di Viterbo a Capitale della Cultura, Claudio Margottini, ha annunciato che grazie ai finanziamenti esterni il numero dei progetti potrebbe aumentare significativamente.
Non rimane che aspettare fiduciosi il 30 aprile, data in cui si saprà se Viterbo sarà tra le dieci città selezionate per passare alla fase finale del concorso, fase in cui oltre ai progetti saranno valutati anche i programmi specifici dell’evento. La candidatura è un atto coraggioso da parte dell’amministrazione, che comunque ha precisato che se anche Viterbo non dovesse essere scelta, molte iniziative andranno comunque in porto, tra le quali la riqualificazione dei teatri nella città.
Giovedì 2 aprile 2015