Viterbo | stamani manifestazione per la tutela del parco
I cittadini del Gruppo quartiere Santa Barbara insieme per dire no alla costruzione del nuovo centro sportivo che, secondo i progetti del Comune di Viterbo, dovrebbe sorgere proprio su buona parte del parco. Ma le ruspe incombono
di Sabrina Mechella
Le ruspe incombono sul Parco delle Querce a Santa Barbara. Stamani nell’area verde di Viterbo i cittadini del Gruppo quartiere Santa Barbara hanno organizzato una manifestazione per dire no alla costruzione del nuovo centro sportivo che, secondo i progetti del Comune di Viterbo, dovrebbe sorgere proprio su buona parte del parco. Questo comporterebbe, secondo il progetto originario, l’abbattimento degli ulivi presenti e delle due querce secolari presenti nell’area. A garantire che ciò non accadrà, dando la sua parola ai cittadini presenti, il sindaco Leonardo Michelini: «Le due querce non saranno toccate e gli ulivi saranno presi e reimpiantati, con un’operazione che in botanica è di routine e che garantisce un risultato al 100%».
A metterci la faccia stamani di fronte ai cittadini amareggiati e agguerriti, oltre al primo cittadino, anche l’assessore alle Politiche ambientali, Andrea Vannini, l’assessore alle attività economiche, Giacomo Barelli, i consiglieri Gianluca De Dominicis, Paolo Simoni e Gianmaria Santucci. Grandi assenti i diretti interessati, ossia l’ex responsabile dell'Ambiente Raffaela Saraconi e Alvaro Ricci, assessore ai lavori pubblici.
Grandi assenti perché loro stessi stamani avrebbero dovuto affiancare il sindaco Michelini aiutandolo a capire di cosa si stesse parlando. Il primo cittadino, infatti, è sembrato a dir poco sorpreso sentendo le rimostranze dei cittadini i quali, progetto alla mano, hanno spiegato che la nuova struttura dell’impianto sportivo andrà inevitabilmente a impattare con le due querce e con gli ulivi. «Noi non siamo qui oggi per difendere solo gli alberi – ha spiegato Mirco Catalani, portavoce del comitato di quartiere – ma tutta l’area verde che, solo nel 2010, ci era stata consegnata dall’allora assessore comunale Guerriero proprio come parco cittadino. Chiediamo che questo spazio resti così com’è e che la nuova costruzione sorga altrove».
Proprio accanto al parco, dalla parte opposta a dove dovrebbe sorgere l’impianto – che ricordiamo avrà una superficie di circa 730 mq - c’è un vecchio campo da rugby attualmente in disuso. I cittadini stamani hanno fatto presente al sindaco che, se solo lo volesse, la nuova struttura potrebbe essere costruita lì senza creare danno. «Se lei riuscisse a salvare questo parco – hanno affermato i presenti, all’incirca un centinaio di tutte le età – salirebbe alle cronache nazionali per l’impegno ambientale».
Una brutta gatta da pelare per il sindaco Michelini: lui si è ritrovato una patata bollente ereditata dall’amministrazione Marini, ossia una richiesta di finanziamento pubblico per il nuovo progetto pari a 470mila euro e, soprattutto, il fatto che lo scorso 19 marzo sono stati consegnati i lavori alla ditta che si è aggiudicata l’appalto. Se l’opera fosse sospesa il primo cittadino rischierebbe una denuncia per inadempimento dal costruttore stesso. Insomma, Michelini si trova fra l’incudine e il martello.
«Avrebbe potuto evitarlo – commenta il consigliere Santucci – dal momento che è un anno esatto che la petizione con raccolta firme dei cittadini per impedire tutto questo è stata rimandata di volta in volta nei consigli comunali. Adesso a due giorni dall’avvento delle ruspe il sindaco si accorge del problema?». Il sindaco Michelini e l’assessore Vannini si sono congedati con la promessa di esaminare lunedì prossimo le carte, con l’ausilio dei tecnici, per cercare una possibile soluzione.
Oggi, nel parco, la benedizione dei rametti di ulivo da parte del parroco di quartiere don Claudio, mentre le donne del comitato hanno decorato gli alberi con centrini fatti all’uncinetto.Tanti i bambini presenti, mamme, anziani, adulti con i cani. Nel Parco, nel corso dell’anno, vengono realizzati laboratori all’aperto, seminari, incontri didattici.
Tutto questo, tra qualche giorno potrebbe essere spazzato via. «Signor sindaco – recita una lettera pubblicata nell’opuscolo realizzato dal comitato sulle attività svolte nell’area verde – la prego di incontrare mia figlia guardandola negli occhi e di spiegarle che non ci sarà più il posto dove giocare a palla, fare le capriole e i girotondi, che non ci sdraieremo sotto la grande quercia a guardare le nuvole, a leggere le fiabe e a fare merenda. Le spieghi lei tutto questo perché io sono mesi che ci provo. Ma non ho il coraggio di farlo».
Sabato 28 marzo 2015