Viterbo | viaggio nella piccola impresa

Viterbo artigiana, tante le eccellenze

ma la crisi economica non perdona

Andrea de Simone, presidente di Confartigianato Viterbo: «Dall'inizio del 2014 i dati macroeconomici sono timidamente positivi, ma ci vorrà tempo perché ci siano delle conseguenze reali sulla vita quotidiana degli artigiani»

di Francesco Ratano

È una crisi economica, quella che si considera iniziata nel 2005, con la quale oramai siamo tristemente abituati a convivere. L'artigianato è un settore che in tutta Italia ha sentito un calo produttivo in maniera molto forte. Piccoli imprenditori e artigiani hanno, infatti, difficoltà a rispondere ai prezzi dei prodotti esteri e a soddisfare una clientela con sempre meno soldi da spendere, per non parlare degli scarsi aiuti che gli addetti ai lavori lamentano da parte delle istituzioni.

Andrea De Simone
Andrea De Simone

Il 2014 può considerarsi un anno di "tiepida calma" anche a Viterbo, in cui la crisi, sebbene non sia finita, non ha portato significativi peggioramenti. Come evidenzia Andrea De Simone, presidente di Confartigianato Viterbo: «Dall'inizio del 2014 i dati macroeconomici sono timidamente positivi, ma ci vorrà tempo perché ci siano delle conseguenze reali sulla vita quotidiana degli artigiani».

Quello che il presidente evidenzia è soprattutto un cambiamento nell'orientamento delle scelte di produzione e una crisi più sentita in certi settori rispetto ad altri. Due casi significativi nella provincia di Viterbo sono quelli dell'artigianato legato alla ristorazione come gelaterie e panetterie e quello dell'edilizia: il primo settore sta vivendo un buon momento, sia per il mercato interno che estero, il secondo una crisi profonda riguardo alla quale De Simone commenta: «Cambierà drasticamente il modo di costruire, non si vedranno più complessi abitativi con sei o otto edifici, in futuro si punterà sempre di più sulle piccole opere, miglioramento e risturutturazione, sopratutto nel centro storico».

I dati di Infocamere-Movimprese, segnalti dal Cna Viterbo – Civitavecchia riguardo al settore dell'edilizia per il 2014 testimoniano la cessazione di 342 attività a fronte di 277 nuove. Entrambi i dati riguardano per la maggior parte le attività di lavori di costruzione specializzati, settore che riveste una grande importanza nel territorio con 3067 imprese.

Un'attività artigianale in cui il territorio di Viterbo eccelle è quella della lavorazione della ceramica. De Simone evidenzia come il settore sia in forte difficoltà sia a Viterbo, sia nella provincia: «L'attivià di produzione della ceramica è molto importante nella provincia con un polo produttivo a Civita Castellana ma oramai è un settore che lavora soprattutto per l'estero, principalmente per paesei dell'Est».

Daniela Lai, artigiana ceramista viterbese
Daniela Lai, artigiana ceramista viterbese

Reteluna.it ha intervistato Daniela Lai, (http://viterbo.reteluna.it/it/index.php?page=video& id=13) artigiana ceramista con il suo laboratorio a Viterbo, oltre venti anni impiegati a creare opere uniche. Spiega come nel Viterbese la lavorazione della ceramica sia un'arte antica ed importante fin dal medioevo con delle innovazioni notevoli, come la tecnica della Zaffera. Daniela parla dei problemi del mercato, soprattutto di come tener testa alla concorrenza sleale di artigiani che, per pagare meno tasse, nascondono la loro attività dietro associazioni a regime fiscale agevolato, per poi vendere al dettaglio a prezzi inferiori e concorrenziali.

Uno dei manufatti di Daniela Lai
Uno dei manufatti di Daniela Lai

Sia De Simone, sia Daniela Lai hanno un consiglio per i giovani: il primo spinge a dedicarsi all'artigianto suggerendo di puntare ai settori attualmente in espansione con il coraggio di mettersi alla prova e la consapevolezza della nobiltà del lavoro artigianale. La ceramista ammette che per il suo lavoro è fondamentale una vera e propria passione per la ceramica e tutte le trasformazioni della terra che portano al getto finale.

In questo quadro variopinto, con eccellenze non tutelate e settori ancora poco sfruttati, non sarebbe una cattiva idea la creazione di un polo artigianale nel centro storico di Viterbo, in cui i locali in disuso vengano affittati ad artigiani a prezzi calmierati. Lo scopo questa proposta è sia far rivere il centro storico, ridotto ormai a una triste sfilata di serrande abbassate, sia rilanciare l'artigianato locale che ha bisogno di essere valorizzato. Un’idea che Benedetta Bruzziches, giovane imprenditrice di Caprarola che vende le sue borse realizzate a mano in mezzo mondo, aveva già manifestato lo scorso anno, affermando di averne parlato col sindaco Michelini: «Nei locali comunali del centro di Viterbo potrebbero essere ospitati, in affitto gratuito, laboratori tipici che dovrebbero realizzare in loco le loro produzioni ed esporle in appositi ateliers». Se lo dice lei che di business se ne intende forse è il caso di ascoltarla.

Sabato 28 febbraio 2015