Vetralla | società

Vetralla, sottopasso adiacente al centro

commerciale senza rampa per disabili

A renderlo noto è Gennaro Giardino, fondatore del noto gruppo di facebook “Striscia Vetralla” che si occupa delle varie problematiche del paese

Il sottopasso del centro commerciale di Vetralla Coop
Il sottopasso del centro commerciale di Vetralla Coop

Vetralla, sottopasso adiacente al centro commerciale Coop “Luogo della memoria Baarbara Zaccaro e vittime della strada”senza rampa di accesso per disabili. A renderlo noto è Gennaro Giardino, fondatore del noto gruppo di facebook “Striscia Vetralla” che si occupa delle varie problematiche del paese.

La rampa ripida non consente l'accesso ai disabili
La rampa ripida non consente l'accesso ai disabili

«Per un portatore di handicap impossibile l’accesso in piena autonomia – commenta Giardino -. Una struttura imponente, spesso maleodorante, poco curata e spesso vittima di atti vandalici ma, comunque molto frequentata dai cittadini per raggiungere il centro commerciale Coop o, viceversa, per spostarsi da esso. Tutti, infatti, utilizzano il sottopasso i ragazzi per andare a scuola, per raggiungere i negozi e locali del centro commerciale, adempiere alle quotidiane basilari necessità dei cittadini.

La rampa ripida non consente l'accesso ai disabili
La rampa ripida non consente l'accesso ai disabili

Una struttura che non rispecchia nella legge per l’abbattimento di barriere architettoniche che, con scale che non permettono l’accesso ostruiscono ed aggravano il passaggio di moltissimi utenti: disabili, e mamme con passeggini, che spesso le mamme non riescono a sollevare per tutte quelle scale. Creato senza considerare le difficoltà che avrebbero potuto avere chi è in carrozzella, nessuna discesa per le carrozzine di bambini e disabili, nessuno ascensore. Una realtà non proprio felice per i residenti, quindi, spesso deve soccombere alle lacune che imperversano nella cittadina vetrallese».

L'ingresso del sottopasso
L'ingresso del sottopasso

«Non tutti abbiamo la fortuna poterci muovere in piena autonomia - conclude Gennaro Giardino - e la nostra amministrazione cosa fa per le difficoltà di chi è obbligato a vivere una vita in carrozzella?».

Domenica 8 febbraio 2015