Tarquinia | domenica 18 e 25 gennaio
L'iniziativa, patrocinata dal ministero dell’Ambiente, si svolge in 70 località balneari italiane. Quest'anno sarà ripulita la spiaggia della Riserva naturale “Saline di Tarquinia”
di Sabrina Mechella
La spiaggia non è un parco giochi da utilizzare solo per piantare l’ombrellone e prendere il sole e soprattutto non è una discarica. Invece, purtroppo, a questo si riduce alla fine di ogni stagione estiva, complice l’inciviltà dei bagnanti. Ripulire la spiaggia e sensibilizzare le persone sull’importanza di preservare l’ambiente: questo lo scopo della 24° edizione nazionale de “Il mare d’inverno”, iniziativa organizzata dalla onlus Fare Verde, patrocinata dal ministero dell’Ambiente. La kermesse si svolge in 70 spiagge italiane; quella che riguarda la provincia di Viterbo è stata presentata stamani alla stampa dal presidente regionale di Fare Verde, Silvano Olmi:
«Quest’anno l’iniziativa coincide con anche con il 35° anniversario dall’istituzione della Riserva naturale “Saline di Tarquinia” – ha spiegato Olmi – per questo le due giornate avranno come protagonista questo luogo meraviglioso della nostra provincia». Il calendario prevede due domeniche, il 18 e il 25 gennaio, dalle 10.30 alle 12.30, durante le quali gli attivisti di Fare Verde e tutti coloro che vorranno partecipare, armati di guanti e sacchi della spazzatura, ripuliranno le spiagge delle Saline: «Il 18 gennaio sarà effettuata la pulizia del primo tratto di spiaggia – ha spiegato Olmi – quindi l’ingresso sarà presso l’ex base militare di Tarquinia Lido. Il 25 gennaio, invece, ci sarà la pulizia del secondo tratto, verso Civitavecchia, quindi l’appuntamento sarà in località S. Giorgio». Le Saline, un’area protetta unica nel suo genere, in cui sono presenti numerose specie di uccelli, sia stanziali, sia migratori – tra cui il Cavaliere d’Italia - oltre che varie specie ittiche, sono minacciate dall’inquinamento e dall’erosione marina. Addirittura la spiaggia perde oltre un metro e mezzo di sabbia l’anno, colpa principale l’urbanizzazione degli ultimi 40 anni:
«Il mare, lentamente ma inesorabilmente, ogni inverno inghiotte metri di arenile e le onde rischiano di invadere l’oasi naturalistica. Gli interventi urgenti sono le opere di protezione della costa e della riserva – ha spiegato il presidente – il ripascimento morbido della spiaggia, il consolidamento delle strutture esistenti e la pulizia delle vasche ancora invase dal fango delle ultime alluvioni». Nel 2014 nelle due giornate dell’evento hanno partecipato 130 persone, tra volontari di Fare Verde e gente comune, anche bambini. Sono stati raccolti materiali di ogni genere: «In tutto il Lazio abbiamo contato 7770 bottiglie di plastica e 2850 contenitori in vetro – ha spiegato Olmi – mentre a Tarquinia sono state 1000 le bottiglie di plastica e 260 i contenitori in vetro raccolti nei due giorni del programma. Non sono mancati oggetti curiosi: un casco per motociclista, un tubo di plastica lungo 4 metri, un ombrellone, due pneumatici per autovettura, una bombola di gas da campeggio.
Quest’anno contiamo sulla presenza di molte persone - ha concluso - che hanno a cuore l’ambiente: hanno già dato la loro adesione le donne e gli uomini del Corpo Forestale, gli scout Agesci e l’associazione Protezione Civile Aeopt di Tarquinia»
Sabato 17 gennaio 2015