Università della Tuscia, un nuovo corso di laurea per architetti paesaggisti

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Viterbo | inaugurato a roma

Università della Tuscia, un nuovo corso
di laurea per architetti paesaggisti

Al via nella facoltà di Architettura l’inaugurazione per l’anno accademico 2015/2016 della nuova offerta formativa di primo livello interateneo che si terrà nell'ateneo viterbese

Redazione Online

Un esempio di architettura del paesaggio
Un esempio di architettura del paesaggio

Si è tenuta a Roma presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura, nella storica sede di Piazza Borghese, l’inaugurazione per l’anno accademico 2015/2016 del nuovo corso di laurea di primo livello interateneo fra l’Università degli Studi della Tuscia e Sapienza Università di Roma in “Pianificazione e Progettazione del Paesaggio e dell'Ambiente” (http://www.dibaf.unitus.it/web/interna.asp?idCat=6972) che si terrà nell'ateneo viterbese. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza delle massime cariche accademiche dei due importanti Atenei laziali, il Rettore dell’Università della Tuscia, Alessandro Ruggieri e il prorettore vicario di Sapienza Università di Roma, Renato Masiani, a testimonianza dello storico significato della giornata che suggella il consolidamento della collaborazione fra due Atenei riuniti attorno ad un tema, quello dell’Ambiente e del Paesaggio, che da anni sta a cuore delle politiche di didattica e di ricerca di entrambi.

La giornata inaugurale è stata introdotta da Giuseppe Scarascia-Mugnozza – direttore del dipartimento per l’innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (Dibaf) e da Anna Maria Giovenale, preside della Facoltà di Architettura della Sapienza Università di Roma, che hanno ribadito come il nuovo corso di laurea in Pianificazione e Progettazione del Paesaggio e dell’Ambiente sia il risultato della consolidata sinergia tra l’Università degli Studi della Tuscia (Dipartimenti del polo di Agraria) e la facoltà di Architettura dell’Università Sapienza di Roma per rispondere alla crescente esigenza nazionale ed europea di professionalità in grado di operare in modo innovativo e transdisciplinare nel settore nella pianificazione infrastrutturale, ambientale e nel progetto di paesaggio alla luce delle trasformazioni ambientali in atto o prevedibili per il futuro, secondo i principi di uno sviluppo sostenibile e in accordo con i valori della Convenzione Europea del Paesaggio.

La presentazione del nuovo corso è stata tenuta dalla professoressa Rita Biasi in qualità di presidente del nuovo corso di laurea che ha illustrato il progetto culturale alla base dell’organizzazione di questa nuova offerta formativa universitaria, cioè la formazione di una sensibilità e una coscienza alle questioni ambientali che possa tradursi in un’opportunità di lavoro. È stato rilevato che l’impianto didattico del nuovo corso di laurea rappresenta un modello di integrazione di discipline differenti: dalla storia al disegno, dall’ecologia alla botanica, dall’urbanistica, il diritto o l’architettura del paesaggio, di metodi e di strumenti diversi ma complementari, che grazie alla promozione di un approccio interdisciplinare rappresentano la condizione imprescindibile per affrontare e risolvere le questioni del patrimonio paesaggistico e territoriale e per acquisire una capacità di conoscere e intervenire sul paesaggio e l’ambiente.

Il momento centrale dell’inaugurazione è consistito nella magistrale lezione inaugurale tenuta dal presidente onorario del Wwf Italia, Fulco Pratesi, tema “Paesaggio, ambiente rurale e conservazione della biodiversità”. La lectio ha illustrato l’evoluzione del “paesaggio” attraverso le tappe della conquista da parte dell’uomo del territorio naturale, a iniziare dal termine dell’ultima glaciazione per passare all’espansione colonizzatrice di Roma fino alla rinascita dell’agricoltura, avviata dall’opera dei Monasteri e delle prime Signorie, che è all’origine del paesaggio che oggi si vuole difendere. In particolare è stato sottolineato lo stretto legame tra paesaggio e conservazione della biodiversità, risorsa ambientale di inestimabile valore biologico e culturale. Fulco Pratesi, attraverso la sua personale esperienza maturata nelle tenute familiari dell’area dei Cimini nella Tuscia, ha affermato il ruolo cruciale dell’agricoltura sostenibile per preservare ambiente e paesaggio, in quanto fondata su un assetto tradizionale, svincolato dal ricorso a prodotti chimici di sintesi, coniugata con il rispetto della biodiversità naturale, rispettosa degli elementi lineari e puntiformi del paesaggio agrario, capace di proteggere la biodiversità animale e di difendere la diversità degli ecosistemi.

La giornata è proseguita con gli interventi di vari docenti ed esperti che hanno affermato l’importanza del nuovo corso di laurea di primo livello in Pianificazione e Progettazione del Paesaggio e dell’Ambiente per ripristinare quella continuità di formazione su queste tematiche e che attraverso la laurea magistrale in Architettura del Paesaggio si mette in serie con l’unico dottorato di ricerca in Italia su Paesaggio e Ambiente, di fatto creando una filiera di saperi che lasciano auspicare la nascita di una scuola di paesaggio in linea con la più consolidata tradizione europea. A testimoniare la straordinaria complessità e ricchezza delle questioni ambientali gli interventi programmati di Enrico Alleva, presidente della Federazione Italiana di Scienze della Natura e dell’Ambiente e Accademico dei Lincei, che ha parlato del legame tra evoluzione dell’ambiente e del paesaggio ad opera dell’adattamento animale e del professor Zagari – paesaggista, autore del progetto del verde di Expo, Milano. Importante è stato il riscontro con i rappresentanti delle amministrazioni locali, tra i quali l'on. Francesco Rutelli ex sindaco di Roma, Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo, Guido Cianti, sindaco di Sutri che hanno diversamente rilevato il ruolo strategico delle questioni del paesaggio per la qualità del territorio, la sua identità, la sua competitività. L’evento inaugurale si è concluso con la testimonianza di due fra i primi sostenitori dell’importanza di introdurre lo studio del paesaggio nell’università laziale della Tuscia, veri pionieri della didattica sulle questioni dell’ambiente e del paesaggio: Ervedo Giordano, preside della Facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia (1982-1994) e Sofia Varoli Piazza, architetto dei Giardini e del Paesaggio, docente presso l’Università della Tuscia da cui è emersa la necessità di creare sinergie tra agronomi, forestali e architetti per lo studio integrato del territorio. Antonio Leone, docente di Pianificazione territoriale all’Università della Tuscia ha concluso il seminario sottolineando il ruolo dei laureati in Pianificazione e Progettazione del Paesaggio e dell’Ambiente nella pianificazione del territorio e per i Piani paesaggistici.

Sabato 10 ottobre 2015

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