Successo alla cena benefica per la sterilizzazione gatti delle colonie feline

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Viterbo | venerdì scorso presso il ristorante il mulino

Successo alla cena benefica per la
sterilizzazione gatti delle colonie feline

Oltre 100 persone all'evento organizzato associazione felina Bastet Viterbo, tra cui vari gattari e i rappresentanti di altre associazioni come Mi Fido di Fido e l'O.i.p.a., confermando la crescente sensibilità alle problematiche del settore

di Simona Mingolla

La cena benefica a favore dell'associazione Bastet Viterbo
La cena benefica a favore dell'associazione Bastet Viterbo

Nuovo successo per l'Associazione Felina Viterbese Bastet che ha organizzato venerdì scorso una cena di beneficenza presso il Ristorante Pizzeria il Molino a Viterbo. La raccolta fondi di 500 euro totali verrà destinata per una convenzione utile a sterilizzare gratuitamente i gatti di colonia presso un ambulatorio veterinario. 

Alcuni volontari Bastet con al centro Silvia De Rosa
Alcuni volontari Bastet con al centro Silvia De Rosa

Quasi 100 persone (tra cui vari gattari ed i rappresentanti di altre associazioni come Mi Fido di Fido e l'O.I.P.A.) hanno partecipato, confermando la crescente sensibilità alle problematiche che l’Associazione Bastet sta cercando di affrontare sul nostro territorio. "Non vogliamo realizzare grandi progetti, senza aver fatto un percorso che ci permetta di mantenerli e portarli avanti, ma intendiamo, senza sostituirci o sovrapporci alle altre realtà associative o agli enti preposti, offrire dei servizi validi in previsione di progetti più strutturati - ha detto la Presidente Silvia De Rosa – attraverso un piccolo contributo di tutti si può cambiare un pezzo di città e questo è replicabile anche in altri ambiti. È un cambiamento culturale quello che si vuole avviare". Nata a giugno di quest'anno, a partire dell'ascolto delle esigenze quotidiane di molti "gattari" che spesso sono soli nell'affrontare i problemi della gestione delle colonie feline e dei gatti abbandonati o maltrattati, l’associazione Bastet (il nome nasce dalla divinità egizia dalle fattezze feline) ha già organizzato diversi eventi mirati all'adozione, alla raccolta di fondi e distribuzione gratuita di cibo, arrivata a circa 1000kg da giugno, all'informazione sulla cura di questi animali e, soprattutto, all'avvicinamento e costruzione di una rete di "gattari" per monitorare ed intervenire con efficacia a sostegno delle colonie feline del nostro territorio. D'altronde, continua Silvia, "il gattaro è colui che si occupa dei gatti spontaneamente (sterilizzazioni, cure, cibo, rifugi) e questo dovrebbe essere un modo per rivalutare il cittadino che autonomamente si prende cura di un aspetto del bene collettivo attraverso agevolazioni e un sostegno concreto da parte delle istituzioni.

E tale apprezzamento, tuttavia, va generalizzato: ci sono tante persone che nel loro piccolo si occupano degli altri e di beni comuni, però, essendo sole, si trovano in difficoltà e non ottengono gli effetti sperati. In tal senso noi diamo aiuto in particolare ai gattari perché possano continuare ad offrire con efficacia ed efficienza il loro supporto alle colonie feline di cui, qui da noi, non c'è una realtà che si occupa specificatamente di loro". In effetti, forse non ci si rende conto che queste persone viste negativamente nell'immaginario collettivo, possono essere un valido aiuto per la comunità, se agiscono correttamente, e con la loro opera di assistenza ai gatti (protetti da specifiche leggi quadro e regionali) favoriscono il decoro pubblico ed innalzano il valore umano. Infatti, non dimentichiamo che, come ha ricordato la responsabile dell’ufficio stampa dell’associazione Agnese Bertolotti nel suo intervento: "non ho mai incontrato un animalista che non si occupasse delle persone, ma spesso il contrario si incontra", e questo ribadisce quanto un animalista sia sensibile alle cause sociali al contrario di altri. "L'aspetto debole del gattaro è che tende ad isolarsi - spiega Silvia - non comprendendo quanto sia importante la collaborazione per assistere la colonia, dato che nessuno è eterno e l'impegno è notevole. Una delle prime cose per agire è la registrazione della colonia felina. Se non è stato fatto, noi lo indirizziamo presso la ASL di riferimento compilando l'apposito modulo di autodichiarazione che essa fornisce e facendolo protocollare.

La ASL manda poi un incaricato che verificherà la veridicità delle dichiarazioni, dopo di che verrà attivato il servizio di sterilizzazione. Purtroppo come accade spesso il servizio pubblico non riesce a rispondere a tutte le richieste. Così ci siamo proposti di coordinare alcuni appuntamenti che non venivano prenotati e siamo riusciti a recuperare da agosto circa 40 sterilizzazioni per le colonie feline. Inoltre con la raccolta fondi di stasera sarà possibile usufruire anche del servizio privato con un numero di posti prestabilito. Inoltre, sempre per migliorare il servizio pubblico, abbiamo chiesto l'accesso ai dati per sapere quante colonie feline ci sono, farne una mappatura reale e contribuire al monitoraggio delle stesse. Le istituzioni hanno fondi e risorse limitati e spesso chi accudisce le colonie non sempre è in grado di catturare i soggetti più selvatici per portarli a sterilizzare. L’Associazione per tali problematiche mette a disposizione gratuitamente i seguenti si dispositivi per la cattura e la degenza: tre gabbie trappola, di cui una già prestata a Montefiascone, una gabbia di degenza e due trasportini. Noi miriamo a dotare ogni comune di una gabbia idonea e di formare, insieme ad ASL e veterinari, persone alla gestione della colonia felina: non ci si improvvisa gattari! Ci sono situazioni complesse e bisogna conoscere le procedure di base per essere autonomi nel servizio. Siamo dovuti anche intervenire per contribuire alle adozioni non semplicemente di cucciolate, ma anche dei componenti di colonie domestiche che spesso si rivelano estremamente problematiche.

A volte le persone all'improvviso non possono più occuparsene e quindi bisogna trovare una soluzione idonea e spesso non è semplice in tempi brevi. Abbiamo avuto comunque successo con il passa parola e gli eventi organizzati e questo ci dà fiducia nel continuare... Come sottolineiamo sempre, non chiamate l'associazione perché si sostituisca al servizio pubblico preposto, è necessario innanzitutto denunciare per chiedere un intervento delle istituzioni a compiere il loro dovere. Perciò i gattari devono essere informati ed avere sempre una macchina fotografica per documentare i casi di abbandono, cucciolate, maltrattamenti al fine di aiutarci a velocizzare il servizio e non farci correre solo per prendere visione della situazione... Abbiamo depositato in Comune, alla sottoscrizione del consigliere De Alexandris, un pacchetto di proposte per ripristinare delle aree abbandonate ed adibirle a stallo per gatti e giardini pubblici, è incluso nel progetto anche un tesserino per l’accesso al cibo gratuito e la cartellonistica base.

A breve l’Associazione Bastet attiverà anche una tessera sconti da utilizzare presso veterinari, negozi di animali e farmacie; inoltre sarà possibile contemporaneamente agli sconti effettuare attraverso l’associazione un acquisto all’ingrosso, così da permettere a tutti di non spendere i propri risparmi per sfamare i gatti e nel contempo avere la possibilità di acquistare anche prodotti specifici e curativi per gatti. Quindi a noi interessa l'ambiente e, di conseguenza, le persone che vi abitano: non siamo indifferenti alla gente. Stiamo pensando a due progetti: un’estensione del tesserino per l’accesso al cibo gratuito anche per le persone e una programma di Terapia Assistita con Animali TAA all’interno di strutture pubbliche ed istituti privati".

Per info: associazionefelina. bastet@gmail.com - 333.2186243

Martedì 11 novembre 2014

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