Referendum trivelle del 17 aprile cittadini poco informati ma propensi per il sì

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Referendum trivelle del 17 aprile
cittadini poco informati ma propensi per il sì

Ieri il Comitato unitario “Vota SÍ per fermare le trivelle” di Viterbo ha distribuito in città materiale informativo. Pochi erano a conoscenza della giornata di referendum, ma tutti erano interessati a saperne di più

Redazione Online

A destra Silvano Olmi mentre lascia un volantino a un ragazzo
A destra Silvano Olmi mentre lascia un volantino a un ragazzo

Poca informazione ma molto interesse. Si può riassumere così la prima giornata di volantinaggio del Comitato unitario di Viterbo e provincia “Vota SÍ per fermare le trivelle”, che si è svolto ieri nelle piazze di Viterbo. Un’azione organizzata dal comitato per sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto informare sul prossimo referendum previsto il 17 aprile in cui i cittadini italiani dovranno decidere se prorogare all’infinito i contratti delle compagnie petrolifere che trivellano le coste italiane oppure se fermarle a naturale scadenza, come da contratto. Ai tanti avventori della Fiera dell’Annunziata i componenti del comitato hanno distribuito un volantino che invita a votare Sì al referendum, spiegandone poi i motivi. E quello che è emerso è che le persone praticamente della consultazione popolare sanno poco o nulla.

«È andata bene – commenta Silvano Olmi di Fare Verde, tra i promotori del comitato -. Diverse persone erano informate ma la maggioranza brancolava nel buio totale. Qualcuno ci ha chiesto addirittura dove si votava». «Molti non erano informati – confermano gli altri volontari - ma chi lo era e chi ascoltava per la prima volta erano tutti per votare sì. Comunque chi si è fermato ha accettato le spiegazioni».

Il gruppo di volontari del comitato
Il gruppo di volontari del comitato

Non proprio un bel segnale per un referendum che coinvolge in prima persona non solo i cittadini italiani che abitano sul versante adriatico, ma tutti noi.

“Votando Sì al referendum – spiega Silvano Olmi– si cancella la norma che consente alle società petrolifere, di cercare e estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane, senza limiti di tempo. Già le compagnie petrolifere godono di agevolazioni fiscali e non versano nulla nelle casse dello stato italiano per le prime 50.000 tonnellate di petrolio e i primi 80 milioni di metri cubi di gas estratti ogni anno. L’anno scorso, a fronte di decine di concessioni, lo stato italiano ha incassato appena 340 milioni di euro. Infine - ha detto Olmi – tutto il petrolio presente sotto il mare italiano sarebbe sufficiente a coprire il fabbisogno nazionale di greggio per sole sette settimane e le riserve di gas per appena sei mesi”.

Il comitato “Vota SÍ per fermare le trivelle” è composto da Libera Viterbo, Fare Verde provincia di Viterbo, LipuViterbo, Legambiente provinciale di Viterbo, Arci Comitato provinciale di Viterbo, Slow Food Viterbo, Rete degli studenti medi Viterbo. Nelle prossime settimane l’organizzazione ha in programma diverse iniziative, a Viterbo e provincia, che hanno lo scopo di informare correttamente i cittadini sui contenuti del referendum, tra le quali flash mob, incontri e convegni

Sabato 26 marzo 2016

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