Lettera da Gaza: «Mi chiamo Ahmed da grande voglio fare il medico e sogno la pace»

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Lettera da Gaza: «Mi chiamo Ahmed
da grande voglio fare il medico e sogno la pace»

Continua la corrispondenza tra Reteluna e Ramy Balawi, il giovane insegnante di scuola elementare di Gaza City

Redazione Online

Gli studenti di Ramy Balawi
Gli studenti di Ramy Balawi

Continua la corrispondenza tra Reteluna e Ramy Balawi, il giovane insegnante di scuola elementare e media di Gaza City. Ramiystavolta invia la lettera di un suo allievo, Ahmed, che ha perso il padre e la sorella sotto i bombardamenti dell'ultima guerra e chiede al mondo di vivere come tutti gli altri bambini che vede in televisione.

Mi chiamo Ahmed, sono uno studente di Gaza, faccio la prima media. Ho perduto mio padre e mia sorella l’anno scorso in estate, durante l’offensiva israeliana, quando una bomba è atterrata sulla nostra casa. Ho attraversato momenti durissimi dopo la guerra, specialmente dopo la morte dei miei cari, e ho sofferto per il trauma e il dolore profondo che ancora non sono stati cancellati nella mia piccola memoria, ma i miei insegnanti a scuola hanno avuto un ruolo significativo perché mi hanno sostenuto con tutta la loro energia per attenuare le conseguenze della guerra, specialmente gli incubi per quello che ho visto, la paura e l’angoscia per il bombardamento, la perdita dei miei parenti.

Gli studenti di Ramy Balawi
Gli studenti di Ramy Balawi

Io ho un sogno: quello di diventare un medico e prendermi cura dei pazienti e delle loro ferite, perché so che potrei avere un compito, quello di aiutare la mia comunità e soprattutto perché ho visto quanto i miei amici soffrivano per la guerra. Anche mio padre sognava che io diventassi un medico e mi incoraggiava a studiare e mi faceva regali perché io potessi essere sempre bravo, e mi ha insegnato che l’istruzione è la mia arma per affrontare la vita difficile. E mi ha insegnato anche come dev’essere chi vuole aiutare la comunità. E poi non dimentico quei maestri che mi trasmettono l’entusiasmo di imparare e di coltivare amore per la mia vita interiore e ottimismo per il futuro, aiutandomi a liberarmi dalle conseguenza di questa terribile guerra.

Ma ho un messaggio: vorrei che il mondo mi aiutasse a vivere in pace e tranquillità come tutti i bambini che vedo in televisione. Voglio il mio diritto alla vita, e non voglio sentire più la voce di un altro bombardamento, non voglio più svegliarmi di notte per paura delle bombe. Voglio che il mondo mi dia il diritto di vivere in pace e tranquillità, il diritto allo studio come tutti i bambini, io non sono che un bambino e un essere umano e ho il diritto di vivere da umano.

Martedì 20 ottobre 2015

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