«I privati che ristrutturano nel centro storico a proprie spese meritano un grazie»

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Viterbo | l'impalcatura che suscita polemiche

«I privati che ristrutturano nel centro storico
a proprie spese meritano un grazie»

Così Stefano Scatena, noto psicologo e psicoterapeuta viterbese, rispondendo a chi si era visto scandalizzato alla vista di un ponteggio a S. Pellegrino montato in vista delle manifestazioni culturali cittadine

di Sabrina Mechella

Stefano Scatena
Stefano Scatena

Il ponteggio delle polemiche, quello nel quartiere S. Pellegrino che ha scatenato l’indignazione di chi si chiede se era il caso di montare una struttura impattante nel centro storico a un mese dall’inizio di diverse manifestazioni culturali. Stefano Scatena, noto psicologo e psicoterapeuta viterbese, destinatario della polemica, risponde per le rime e spiega che non solo quell’intervento è necessario, pena la caduta del tetto, ma che invece delle polemiche sarebbe stato più consono un ringraziamento verso coloro che, a proprie spese, riportano in vita un centro storico altrimenti in stato di abbandono. Ecco la nota di Scatena:

Rispondo a Luca Signorelli, autore di questa segnalazione sulla stampa locale: «Era proprio necessario montare l’impalcatura a ridosso di San Pellegrino in Fiore e delle 1000 miglia su via San Pellegrino? Spero venga tolta in occasione di questi due importanti eventi del centro storico». All'inizio volevo lasciar fare, poi mi sono sentito di chiarire perché altrimenti molti si faranno i soliti film. (Qualcuno se li è già fatti, affermando che sarei da curare). Ammetto (e ora in parte me ne dolgo) che se anche io avessi visto quel ponte a San Pellegrino avrei pensato la stessa cosa. “Ma siamo matti? Costruire un obbrobrio del genere in concomitanza con le feste imminenti di San Pellegrino in fiore e Caffeina”? Si, all'apparenza, c'è da rimanere allibiti. Poi quando si vive dal di dentro, le cose cambiano, e molto. E vi spiego perché.
Il palazzo-ponte di via Del Lauro (una delle perle del nostro quartiere) è in stato di abbandono da almeno vent’anni. Ne ho acquistato una parte (quella con il balcone) nel 2013 - più di un anno fa - visto l'ottimo prezzo. Mi sono accollato un mutuo ventennale con l'intenzione di ristrutturarlo (anche per la ristrutturazione ho chiesto un mutuo ventennale) e riportarlo alla sua originale bellezza nel più breve tempo possibile. Il tetto è fatiscente, ha bisogno di un intervento immediato.

Ora bisogna considerare la realtà: 1) Un tetto può essere ristrutturato solo a primavera; (avete mai visto rifare un tetto d'inverno con la pioggia e la neve?) E la durata per la risistemazione sarà presumibilmente di 3- 4 mesi. (Il progettista mi ha parlato di terminare prima dell'inizio di Caffeina, e sarà nostro interesse finire il prima possibile, no? Dato che paghiamo l'occupazione di suolo pubblico!) 2) È un anno che aspettiamo non solo il permesso del comune, ma l'accettazione del progetto da parte della Sovrintendenza dei Beni Culturali, alla quale lo stabile è soggetto.
3) L'unico lasso di tempo annuale che abbiamo è tra aprile e agosto, per ovvi motivi atmosferici.
4) Non abbiamo chiesto un euro al Comune nonostante ne avessimo diritto per non incorrere in lungaggini burocratiche o al prossimo acquazzone il tetto crollerà sui solai.
5) Con il direttore dei lavori Raffale Ascenzi, anche se non sarebbe nostro dovere, abbiamo deciso di interpellare un'azienda che lavora per San Pellegrino in fiore per utilizzarlo durante la festa come struttura portante per la sistemazione di fiori (ma è pur sempre un ponteggio edilizio, non una struttura adibita a tale uso come per l'Expo!).

Ora mi chiedo: ma è possibile che a Viterbo invece di stringerci la mano che restituiamo alla città un gioiello a spese nostre, nella più totale legalità, senza far spendere denari al Comune, ci sia qualcuno che possa affermare: “I tempi non erano giusti, è uno schifo, vergogna?”. Ma un tetto fatiscente che si ristruttura da solo? Quando lo si monta un ponteggio, ad agosto sotto il sole cocente? (Poi tra l'altro rimarrebbe a settembre, per il corte storico di Santa Rosa) A dicembre, sotto le feste di Natale con la pioggia e la neve? Quindi la risposta al quesito di Luca Signorelli posta nel titolo dell'articolo è: Sì, purtroppo è necessaria l'impalcatura a ridosso di San Pellegrino in Fiore. E ci aspettiamo anche un grazie, visto il degrado in cui versa uno dei quartieri medioevali più belli del mondo.

Lunedì 13 aprile 2015

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